Anche per il 2019, è in vigore il Sismabonus, una serie di agevolazioni fiscali per gli interventi antisismici stabiliti dalla Legge di Bilancio 2018.
Beneficiano del Bonus le spese sostenute per lavori antisismici realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente. A seconda del tipo di edificio, della zona sismica in cui si trova l’immobile e del risultato finale ottenuto (eventuale passaggio a una classe di rischio inferiore), varia la percentuale delle spese scaricabili. Per le abitazioni private, le detrazioni vanno dal 50 all’80%, mentre per i condomini, dal 50 all’85%. Il tetto massimo di spesa a cui poter applicare la detrazione è di 96.000 euro annui e per ogni singola unità immobiliare.
Quali interventi antisismici rientrano nel Sismabonus?
Si può fare richiesta di accesso alle detrazioni per tutti quei lavori volti a mettere in sicurezza statica gli edifici; fra di essi, si considera anche la completa demolizione e la conseguente ricostruzione integrale dell’edificio con la stessa planimetria, fatta eccezione per le modifiche necessarie all’adeguamento antisismico. Tra le spese ammesse in detrazione rientrano inoltre, anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
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